Di alberi ed erbe, tra tradizioni e attualità

Comincia con questo articolo una serie di appuntamenti dedicati ai vegetali che, inesorabili, ricoprono ogni prosa dell’orto appena vangato, ogni campo arato, ogni cappezzagna calpestata, ogni fioriera da balcone, ogni frammento di terra che aggetta dal muro di un paese.

È oggi di grande attualità la fitoalimurgia, ovvero la materia che si occupa delle erbe spontanee come fonte alimentare; personalmente, mi piace allargare all’uso edule anche alberi e arbusti, che da sempre hanno accompagnato l’uomo nel suo viaggio creativo, fornendo la materia prima per ogni aspetto della vita quotidiana, pasti compresi. Anacronismo o innovazione? Credo entrambi. La capacità di recuperare le radici della nostra civiltà, da un lato, ovvero la Storia di ieri per comprendere l’attualità, e la costante ricerca, tra scienza e cura, ovvero il vivere il presente, sono i binari per la tutela del territorio e di se stessi.

Proprio il Comune di Badia Tedalda, culla di biodiversità, crocevia di genti e di tradizioni errabonde, può offrire agli abitanti e ai viaggiatori tanti spunti di riflessione, gusto e salute partendo da ciò che, non invitato e non seminato, si offre lussureggiante a chi lo abita e a chi vi transita.

Nei prossimi pezzi descriveremo i principi per il corretto riconoscimento, per una raccolta rispettosa e il possibile uso edule per alcuni generi e specie presenti nel territorio comunale: conoscere significa tutelare.

Annalisa Malerba,

neoabitante di Gorgascura

Photo credits: Francesca Tomasi

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